Ue: per ex commissario Hogan doppio stipendio? Commissione chiarisca
“La vicenda dell’ex Commissario Phil Hogan assunto dallo studio legale internazionale DLA Piper come consigliere politico e strategico non è solo l’ennesimo, grave, esempio di conflitto d’interessi che grava come un macigno sul lavoro, i principi etici e l’imparzialità della Commissione europea. Dietro ci potrebbe essere molto di più. Per il 2022 nel bilancio della Commissione europea sono stati stanziati ben 2.830.000 euro per indennità transitorie e spese familiare riservate agli ex Commissari europei. Al termine del loro mandato, infatti, agli ex Commissari europei viene di fatto corrisposto uno stipendio per evitare incarichi che possano rappresentare un vantaggio competitivo per alcune multinazionali. L’obiettivo è quello di evitare nuovi casi come quello Barroso, l’ex presidente della Commissione europea che oggi lavora per la grande banca d’affari Goldman Sachs, un caso enorme di porte girevoli. L’ex Commissario UE per il Commercio Phil Hogan ha presentato le sue dimissioni nell’agosto del 2020, quindi ha diritto alle indennità transitorie fino all’agosto del 2022. Poiché fonti stesse della Commissione hanno ammesso di non essere state informate su questo incarico, in una interrogazione parlamentare chiederemo di verificare se Hogan percepisca ancora questo emolumento e quindi di fatto se abbia un doppio stipendio: da lobbista e da ex Commissario. Se fosse così saremmo davanti a un preoccupante caso di lesione degli interessi finanziari dell’Unione europea. Su questa vicenda va fatta chiarezza immediatamente perché a pagare sono i cittadini”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota (30.9.2021).