Giustizia: dopo estromissione da organismo UE, Polonia cambi atteggiamento
“Non è una sconfitta né una vittoria delle Istituzioni europee, ma certo è una decisione destinata a lasciare il segno, quella che vede la Polonia espulsa e fuori da un organismo istituzionale dell’Unione Europea. L’Encj, la Rete europea dei Consigli di giustizia, ha votato con una schiacciante maggioranza l’espulsione dall’equivalente polacco del Csm. Da tempo i giudici polacchi erano sotto la lente per scarsa indipendenza, mentre proprio l’autonomia e l’indipendenza sono i requisiti fondamentali di un sistema giudiziario democratico. Lo stato di diritto in Polonia è stato ripetutamente al centro dell’attenzione delle istituzioni europee, l’ultima volta dopo la recente sentenza della Corte suprema polacca che afferma il primato del diritto nazionale su quello europeo. Ora Varsavia rischia di vedersi ridurre i fondi del Next Generation EU. L’arroccamento della Polonia non conviene a nessuno, prima di tutto a loro, ma neanche all’Unione. Ora mi auguro che l’atteggiamento del governo polacco cambi e si salvaguardi l’indipendenza dei magistrati, senza arbitrii né manipolazioni politiche”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (28.10.2021).