Ue: su lotta al riciclaggio in gioco credibilità europea
“Ogni anno almeno 160 miliardi di euro, circa l’1% del Pil europeo, vengono riciclati dalla criminalità finanziaria. Questo enorme flusso di denaro supera l’emissione annuale di debito necessario per finanziare il Next Generation EU ed è una minaccia grave per l’economia legale europea. Dopo il pacchetto di proposte legislative della Commissione che prevedono anche la nascita di una nuova agenzia per combattere il riciclaggio di denaro, i negoziati fra Consiglio e Parlamento sono in un pantano. Come denunciato da un parere della BCE il rischio è che la montagna partorisca un topolino e che questa agenzia abbia poteri limitati e inconcludenti. Per il Movimento 5 Stelle l’accordo fra i colegislatori europei deve essere ambizioso e prevedere un maggior numero di istituzioni monitorate. Inoltre vanno evitati i conflitti di interessi: i funzionari di un Paese membro non possono vigilare sulle Istituzioni dello stesso Paese di provenienza. A tal riguardo serve una turnazione dei futuri dipendenti dell’agenzia anti-riciclaggio. Infine le sanzioni, che sulla carta non potranno superare il 10% del fatturato annuo o 10 milioni di euro, devono essere efficaci e reali per combattere il crimine organizzato. Dopo numerosi scandali bancari, in primis quello Danske Bank che in otto anni ha riciclato ben 200 miliardi di euro, sulla lotta al crimine finanziario si gioca una fetta di credibilità dell’Unione europea. L’Italia ha tutte le carte in regola per ospitare la sede della futura agenzia anti-riciclaggio”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota (22.2.2022).