Progetto monstre sul Piave, Commissione chiarisca
“Con un’interrogazione alla Commissione europea, ho chiesto di far luce sul progetto della Regione Veneto relativo alle casse di espansione del fiume Piave nelle grave di Ciano, in provincia di Treviso, area tutelata da Rete Natura 2000. Una soluzione che prevede enormi vasche di cemento per centinaia di ettari e chilometri di muri che distruggerebbero per sempre un delicato ecosistema, quello del Piave e del Montello, ricchi di biodiversità e con un grande valore storico e paesaggistico, proprio di fronte alle colline trevigiane da poco dichiarate Patrimonio dell’Unesco.
Un progetto, quello delle casse di espansione, che preoccupa molto il territorio e che ritengo vada nella direzione opposta rispetto alle politiche ambientali europee. Per questo ho chiesto alla Commissione europea di pronunciarsi su questo impattante progetto di escavazione e cementificazione, anche perché esistono alternative molto più sostenibili ed economiche.
Ringrazio il Comitato per la tutela delle Grave di Ciano per la collaborazione e sono al loro fianco così come alle altre associazioni, Enti locali e cittadini del territorio che si battono da tempo contro questa scellerata ipotesi, che verrebbe peraltro finanziata con i fondi del Pnrr e quindi del Next Generation Eu. La filosofia di questi fondi è ben lontana dal consumo di suolo e dello sventramento dell’alveo proposto dal piano e in violazione della Direttiva 2000/60/CE e della Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Ora attendiamo la risposta della Commissione europea a questo progetto della Regione Veneto per monitorare se sia possibile usare i fondi europei per la sua realizzazione”. Così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (1.4.2022).