Ambiente: Regione Veneto e Zaia bocciati dalla Commissione Europea
“Regione Veneto e il suo Presidente Luca Zaia bocciati in Europa. La Commissione europea infatti, in risposta a una mia interrogazione, ha confermato che il progetto-monstre per le casse di espansione del fiume Piave a Grave di Ciano viola diverse normative dell’Unione Europea, tra cui la Direttiva Quadro e la Direttiva Habitat. Ora attendiamo l’esito dell’interrogazione della collega senatrice Orietta Vanin ai Ministri per la Transizione Ecologica e delle Infrastrutture. Ma ormai è evidente a tutti che non si può restringere l’alveo del Piave e aggredire con decine di migliaia di metri cubi di cemento un sito Rete Natura 2000, una zona a protezione speciale e una zona speciale di conservazione ad alta biodiversità. Un progetto che non ha nessun requisito e che non è inserito nel PNRR, per il quale non sono state neanche effettuate le valutazioni VAS e VIA. È un’idea ridicola, sarebbe una beffa e una spesa per tutti i cittadini italiani, a solo beneficio dei signori del cemento. Inoltre, un’opera del genere ci costerebbe molto probabilmente una procedura d’infrazione da parte dell’UE che, ancora una volta, verrebbe pagata dai cittadini. Per contenere le piene del Piave, ora la Regione Veneto metta mano a un serio progetto, ambientalmente non impattante e rispettoso del territorio nonché della biodiversità. Le alternative esistono, come dimostrano progetti analoghi realizzati in altri Paesi dell’Unione Europea”. Così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (20.6.2022).