Direttiva su presenza donne nei Cda arriva con enorme ritardo
“La direttiva sulla rappresentanza femminile negli organi amministrativi delle società quotate in borsa, votata oggi dal Parlamento europeo, era stata presentata dalla Commissione nel 2012. Arriviamo dunque alla sua approvazione con enorme ritardo e con obiettivi minimi che andrebbero sicuramente resi più ambiziosi. Queste nuove norme vanno nella giusta direzione perché obbligano tutte le società quotate a una presenza femminile di almeno il 40% nei ruoli di amministratori e di almeno il 33% in tutte le posizioni dirigenziali: quest’ultimo obiettivo è di particolare importanza. In Italia, seppur sulla carta facciamo meglio di tanti altri Paesi europei con una percentuale di donne nei cda al 41%, solo il 2% diventa amministratore delegato, a dimostrazione che serve un ulteriore salto di qualità per una effettiva rappresentanza di genere. Gli Stati membri hanno tempo fino alla fine di giugno 2026 per recepire le nuove norme, ma ci aspettiamo che la maggioranza di estrema destra che governa oggi in Italia lavori per rendere la nostra società più inclusiva e giusta. Il Movimento 5 Stelle darà il proprio contributo con i fatti concreti”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (22.11.2022).