Ue: bene nuove norme su etichettatura miele e marmellata
“Come Movimento 5 Stelle abbiamo sostenuto e votato a favore alla cosiddetta ‘direttiva colazione’ perché aggiorna delle regole datate di 20 anni che non tutelavano più consumatori, agricoltori e produttori europei. Il suo obiettivo principale è quello di favorire il consumo di prodotti sani che passino dai ‘campi alla tavola’, senza essere lavorati o manipolati con aggiunte di prodotti che alla lunga possono essere anche dannosi per la salute dell’uomo. La direttiva interviene modificando la definizione di marmellata: questo significa che per chiamarsi marmellata un prodotto deve contenere almeno il 45% di frutta e prima invece era il 35%. Ci sono anche norme importanti sull’etichettatura del miele. Alcuni grandi marchi per abbattere i costi di produzione mescolano differenti tipi di miele comprandolo dall’estero, in particolare dalla Cina dove costa di meno. Noi pensiamo che il consumatore debba essere consapevole dei propri acquisti. Questa direttiva impone una modifica delle etichette che dovranno riportare queste informazioni e, qualora il miele usato fosse di importazione extra-Ue per oltre il 75%, questo va chiaramente indicato nell’etichetta anteriore che è più letta rispetto a quella che si trova nella parte posteriore del barattolo. Si tratta di un beneficio per i consumatori ma anche un modo per arginare le frodi alimentari visto che per abbattere i costi nel miele industriale si sono verificati casi di aggiunta di sciroppi di zucchero e questo è illegale e ingannevole”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (12.12.2023).