Ue: con il certificato di genitorialità più diritti a tutti
“Con il regolamento sul certificato europeo di genitorialità, approvato poco fa a larga maggioranza dal Parlamento europeo, avremo più diritti per i genitori e i bambini. Secondo una stima della Commissione europea sono circa due milioni i minori che hanno riscontrato problemi burocratici relativi al riconoscimento della loro identità e al rapporto di filiazione con i loro genitori: si tratta di una inaccettabile discriminazione di fatto. Questo provvedimento si rende dunque necessario per salvaguardare i diritti fondamentali dei minori a prescindere dall’orientamento sessuale dei loro genitori e a prescindere da come sono nati. Chi è padre o madre in uno Stato membro verrà infatti automaticamente riconosciuto in tutti gli altri Stati membri e quindi potrà circolare liberamente con i suoi figli in tutta Europa. Oggi non è così purtroppo in Ungheria, Polonia o Bulgaria, Paesi che non riconoscono la filiazione stabilita in un altro Stato nei casi di genitori LGBT. Anche in Italia come è noto si registrano forti discriminazioni e l’autorità giudiziaria spesso deve intervenire per ristabilire i diritti riconosciuti all’estero. Siamo consapevoli che per l’approvazione definitiva in Consiglio sia necessaria l’unanimità, tuttavia ci auguriamo che nessuno si prenda la grave responsabilità di far piombare tutta l’Europa nel Medioevo”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (14.12.2023).