Gaza: Ue si impegni di più e imponga il cessate il fuoco
“Il popolo palestinese non merita elemosine calate dall’alto, ma una pace duratura e dignitosa. Le testimonianze che arrivano dalla missione di parlamentari italiani in Medio Oriente sono sconcertanti. C’è il rischio di epidemie incontrollabili, si muore di fame, tanto più che i camion di aiuti umanitari impiegano un mese per entrare a Gaza a causa dei controlli dell’esercito israeliano. Le proiezioni parlano di ulteriori 85 mila morti nei prossimi mesi se non si arriva a un cessate il fuoco subito. Ringraziamo la delegazione del Movimento 5 Stelle, composta da Stefania Ascari, Carmela Auriemma e Dario Carotenuto, che a Gaza hanno ribadito l’importanza dell’agenzia UNRWA delle Nazioni Unite per l’assistenza umanitaria dei palestinesi nella Striscia come in altre parti del Medio Oriente. Gli aiuti umanitari siano reali e non una occasione per lavarsi la coscienza dopo tutto quello che hanno subito i palestinesi. L’Unione Europea finora è stata troppo debole davanti ai soprusi dell’esercito israeliano e inconcludente quando si è aperta l’ipotesi di porre sanzioni nei confronti dei coloni ebrei. L’approvazione da parte del governo israeliano della costruzione di 3.500 nuovi alloggi nella città-colonia di Maaleh Adumim e presso Betlemme è l’ennesima violazione delle risoluzioni dell’Onu e degli accordi di Oslo del 1993, una occupazione illegale che restringe il territorio della Cisgiordania in cui vivono i palestinesi. La pazienza è finita. Adesso basta”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (6.3.2024).