“Assegnare i fondi europei a chi tradisce i valori dell’Unione rappresenta una breccia dei Trattati europei. Condividiamo dunque la decisione – sostenuta con il nostro voto – della Commissione Giuridica del Parlamento europeo di avanzare un parere positivo per citare in giudizio alla Corte di Giustizia la Commissione europea sui fondi sbloccati a Budapest. Il voto quasi unanime in Commissione dimostra che questa azione non nasce da una iniziativa di parte, ma è condivisa da tutte le principali forze politiche che hanno a cuore i valori europei. Per sbloccare i veti di Orbán, a Bruxelles hanno pensato di ammorbidirlo sbloccando 10,2 miliardi di euro dei fondi strutturali bloccati a causa del mancato rispetto delle norme sullo Stato di diritto e questo nonostante non siano arrivate riforme adeguate. Con questo voto il Parlamento europeo ha dimostrato di essere il vero e unico guardiano dei Trattati scippando questo ruolo alla Commissione che ha evidentemente fallito”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle (12.3.2024).