Mafia: magistrato ucciso in Colombia indagava su ‘ndrangheta italiana
“Aveva lanciato l’allarme sulla preoccupante presenza della ‘ndrangheta in Paraguay, sottolineando che si trattava di persone perlopiù incensurate e appartenenti al mondo finanziario e accademico. Forse anche per questo è stato assassinato il magistrato antimafia paraguayano Marcelo Pecci, 45 anni, mentre si trovava in vacanza con la moglie in Colombia. Un investigatore scomodo per le organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, di cui la ‘ndrangheta controlla il 40% del mercato, con un guadagno stimato in circa 66,8 miliardi dollari. La droga viene spedita verso l’Europa da quasi tutti i Paesi dell’America Latina, compreso il Paraguay. Pecci era impegnato in diverse indagini che riguardavano il narcotraffico e il riciclaggio di denaro sporco, e lavorava a stretto contatto con magistrati italiani. Solo quest’anno, aveva fatto arrestare una trentina di mafiosi e ordinato il sequestro di decine di beni immobili. La storia purtroppo si ripete, a trent’anni dalle stragi che avevano come obiettivi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota (11.5.2022)