Ue: lotta al crimine organizzato sia fatta a livelli più alti
“Se vogliamo veramente combattere la criminalità organizzata dobbiamo tenere presente che per queste organizzazioni è vitale avere appoggi e coperture nel mondo economico, finanziario, politico e istituzionale. Possiamo tagliare i rami più visibili, incarcerando i boss e la manovalanza, ma la vera sfida è estirpare le radici di queste organizzazioni: colpire imprenditori compiacenti, funzionari e politici corrotti, scoprire come vengono reinvestiti i capitali illeciti nelle società quotate in borsa e nelle banche, sequestrare i beni frutto del riciclaggio. Inoltre i Paesi europei preferiscono far finta di non vedere certe organizzazioni criminali, come quelle che si occupano del traffico di rifiuti verso i paesi più poveri: un traffico, strettamente legato a quello delle armi, spesso coperto della cooperazione internazionale o da associazioni che fingono scopi umanitari. Vorrei poi sottolineare che per le mafie serve un contrasto specifico. Queste sono ormai radicate in tutti gli Stati membri, nessuno escluso, e come tali vanno combattute a livello europeo”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, nel suo intervento in plenaria (15.3.2023).