Salario minimo: governo prende in giro milioni di lavoratori poveri

“Con la delega che affossa l’iniziativa parlamentare delle opposizioni sul salario minimo, il governo prende in giro oltre 3,6 milioni di lavoratori che in Italia percepiscono paghe da fame. Senza salario minimo sarà impossibile infatti raggiungere l’obiettivo che la delega stessa si è prefissata e cioè quello di assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi. Come hanno ricordato numerosi e autorevoli esperti, come per esempio l’ex Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, la contrattazione collettiva è parte del problema perché già in passato non si è rivelata efficace a difendere il potere di acquisto dei salari. Ricordiamo che l’Italia è il Paese che ha registrato il calo dei salari reali più forte tra tutti i Paesi Ocse: basterebbe questo dato per constatare l’emergenza sociale che attraversa il nostro Paese, eppure il governo fa orecchie da mercante. Appena una settimana fa il Parlamento europeo in una risoluzione aveva rinnovato l’invito ad approvate il salario minimo con l’obiettivo di tutelare proprio i nuovi lavori che si sono affermati grazie alle tecnologie digitali. In questi settori lo sfruttamento si è diffuso rapidamente negli ultimi anni, colpendo in particolar modo i giovani. Bisogna intervenire con urgenza altrimenti la prossima generazione sarà dominata dai lavoratori poveri”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota (29.11.2023)