Chi Sono
Non immaginavo che un giorno sarei diventata parlamentare europea. Così è stato, nel 2019, dopo che il Movimento 5 Stelle mi ha candidata come capolista nella circoscrizione Nord-Est. Da piccola volevo fare la scienziata, poi la regista e per questo ho studiato cinema al Dams di Bologna, una facoltà che mi ha offerto importanti stimoli culturali.
E proprio all’università mi sono innamorata perdutamente della professione che ritengo la più bella del mondo: il giornalismo. Così, ho frequentato la Scuola di giornalismo di Bologna, dove ho avuto ottimi maestri. Sono curiosa per natura, mi piace pormi domande per andare a cercare le risposte, senza accontentarmi delle verità apparenti.
La mia esperienza
Quando ho cominciato a lavorare al “QN-Resto del Carlino” nella redazione di Reggio Emilia, mi hanno affidato la cronaca nera e giudiziaria. Ho collaborato anche con l’agenzia Ansa. E ponendomi domande, mi sono chiesta perché a Reggio Emilia ci fossero così tanti incendi dolosi di auto o nei cantieri.Ho iniziato così le mie inchieste sulla ‘ndrangheta in Nord Italia. Su questo ho scritto anche un libro, “Operazione Aemilia: Come una cosca di ‘ndrangheta si è insediata al Nord” (Imprimatur, 2015), con cui ho vinto l’Aquila d’oro del Premio Estense 2016.
Con Ambra Montanari ho pubblicato un altro volume, dedicato all’espansione delle mafie in Germania: “Le mafie sulle macerie del muro di Berlino” (Diarkos, 2019). Un modo per attirare l’attenzione di politici, amministratori, imprenditori, cittadini tedeschi, e più in generale europei, sul fatto che le mafie non sono solo un problema italiano, ma europeo, oltre che mondiale.
Gli obiettivi
Quando il Movimento 5 Stelle mi ha chiesto di candidarmi alle europee, offrendomi di portare avanti proprio il tema della lotta alla criminalità organizzata, ho pensato che a Bruxelles avrei potuto lavorare su questo tema in modo più incisivo. Non è stata una scelta facile, perché ho dovuto rivoluzionare la mia vita, ma è un impegno che ho scelto di assumere con determinazione, perché ci credo. A Bruxelles faccio parte delle commissioni Giuridica, Libertà civili e affari interni, Controllo del bilancio; sono inoltre membro della commissione speciale Aida dedicata all’Intelligenza Artificiale.
Al centro dei miei interessi ci sono i temi della giustizia, la lotta alle organizzazioni criminali, gli aspetti etico-legislativi delle nuove tecnologie, il diritto a un’informazione di qualità e libera da condizionamenti.
Il mio obiettivo in questa legislatura è quello di cercare di estendere la legislazione antimafia italiana al resto d’Europa. Un compito che non è per nulla facile, dal momento che c’è scarso interesse da parte degli altri Stati europei, che si ritengono esenti dal problema. Ma se anche solo riuscissi a far crescere la consapevolezza dei colleghi e, più in generale, dei cittadini europei sulla diffusione e sulla pericolosità del fenomeno, riterrei di aver svolto un importante passo per la libertà di tutti.
Proprio per questo, nel febbraio 2020, ho organizzato a Bruxelles il convegno internazionale “Mafie: un problema europeo”, a cui hanno preso parte magistrati, docenti, studiosi e associazioni. E ho ancora tanti progetti e iniziative che sto cercando di realizzare, vi terrò aggiornati strada facendo su questo sito.